1. L'altro giorno avevo assolutamente bisogno delle uova e di cioccolato (dovevo fare i Muffins) cosi ho pensato di andare al supermarket vicino a casa mia. Era tutta la mattina che ero in giro, jeans stretti e stivali bassi, e avevo un pò mal di piedi cosi ho pensato di togliere gli stivali e mettere le mie comodissime Superga. L'ho fatto, e sono uscita. Ora vi starete chiedendo: che c'è di male in tutto ciò? C'è che non metto jeans skinny e scarpe da ginnastica circa dal 3° anno di liceo, perchè mi vergogno. Mi vergogno? Ebbene si, e adesso spiego anche perchè.

Prendete una ragazza magra (sorvolando sul fatto che starebbe bene anche con un sacco dell'immondizia addosso) e mettetele pantaloni aderenti e scarpe che fanno il piede piccolo (come le mie superga, o anche le all stars o le ballerine). Vista a figura intera, sarà filiforme, aggraziata.
Ora immaginate me, con gli stessi abiti. Sono rombo-forme: testa normale con i capelli sottili che la sfinano, spalle rubate all'agricoltura, seno odiosamente grosso, busto ben piazzato, girovita sorvoliamo, sedere-portaerei, cosce da arrostire come un kebab e poi...polpacci abbastanza sottili, caviglie fini e piede piccolo. Vista nel complesso, se metto i pantaloni larghi con le scarpe da ginnastica, oppure i pantaloni stretti con gli stivali, sono ancora passabile e sembro per lo meno un rettangolo.

Ma altrimenti sono un rombo, come un elefante che cammina su uno spillo, anzi...una trottola. E' l'immagine perfetta! Beh ecco, l'importanza del mio gesto: sono uscita di casa fregandomene di quest'immagine che presumibilmente esiste solo nella mia testa. Ho fatto un bel respiro e sono uscita di casa con pantaloni stretti e scarpe piccole, in tutta la mia trottolinaggine, con nelle orecchie le cuffie dell'I-pod e una di quelle canzoni che pompano autostima nella testa. Non sarà un piccolo passo per l'umanità, ma è un bel passettino per me :)
2. Non sopporto le persone che mi fissano. Ho paura di avere qualcosa che non va, di essere fuori posto o non adatta. Ma non posso fermarmi a chiedere spiegazioni, soprattutto perchè la maggior parte delle volte mi capita mentre sono in giro. Cammino, mi faccio i fatti miei, e la gente mi fissa. Ogni tanto sorrido, ogni tanto abbasso lo sguardo. Non capisco. E capisco ancora meno chi mi suona dalla macchina o mi urla un complimento mentre passa. Povero, non vede nemmeno più l'oculista.
3. "Hai sempre le gengive un pò infiammate" - "Eh...non so come mai" - "Sarà perchè baci troppi ragazzi..ahahah..ma hai preso lo spazzolino elettrico?" - "Ehhm, no mi sono dimenticata ma appena posso lo compro". Conversazione dal dentista: no comment.
Ne è nato un link:
Un bacio è un'emozione sussurrata a fior di labbra, leggera e avvolgente.
Io non ci riesco, non ce la faccio. O tengo tutto dentro, e lo tengo stretto a me per paura che si scopra, o vomito fuori tutto quel che sento in un urlo silenzioso e pesante. *L'IntrecciaParole*
4. Ieri mi è scesa una lacrima. Una sola, leggera e calda sulla guancia destra. L'ho lasciata scivolare sulla pelle fino a farla gelare. E ho atteso le altre, un po' speranzosa e un po' stranita. Non mi piace piangere, non lo faccio quasi mai tanto che ora anche quando vorrei spesso non riesco. Non dovrei cedere, non dovrei cadere e frignare come una femminuccia. Lo odio, non voglio essere debole. Invece, eccola li, quella lacrima. Ma dopo di lei nulla. Non mi ha svuotata, non mi sono sfogata.
Ho dovuto aspettare il pranzo. O meglio, dopo pranzo.