
E' un pò che non scrivo, perchè in questi giorni mi sento strana, cambio umore con un nonnulla e mi passano mille pensieri per la testa come un flusso continuo e indistinto.
Stasera mi sfogo, sarà di certo un post senza capo ne coda.
Rileggo la positività dei miei post precedenti, ed è come se li avesse scritti un'altra persona.
Due sere fa ho di nuovo rimesso. Era da un po che non lo facevo, però nei giorni precedenti a quella sera mi sentivo scontenta di come mangiavo, nonostante continuassi a seguire la dieta "sana ed equilibrata" mi sembrava di mangiare male, di sbagliare. E quindi a cena mi sono lasciata andare, proprio come ho sempre fatto quando ormai consideravo la giornata andata a puttane (sebbene in realtà quel giorno non fosse cosi!)...prima con un pacchetto di creaker e una buona dose di formaggio, poi con due fette di pandoro coperte di zucchero a velo. E a seguire, il bagno.
Ieri ho ripreso la dieta come nulla fosse, ma la sensazione di sbagliare era ancora lì, nonostante le 650kcal scarse ingerite fino all'ora di cena. Ma ieri non mi sono lasciata andare del tutto, ho opposto resistenza. Alla fine mi sono concessa qualcosa in più di quanto avrei dovuto, ma non abbastanza da costringermi a rimettere.
Però quella sensazione angosciante, di errore, di incapacità e di fallimento...era rimasta, e prendeva forma accanto a me senza lasciarmi sola un attimo.
Ho tentato di sfogarmi nel modo meno nocivo che conosco, scrivendo.
Ma non avevo voglia di stare a spiegare i come e i perchè del mio stato d'animo poco chiaro perfino a me, per cui non ho scritto qui come faccio quando voglio schiarirmi le idee. Ho scritto sulla mia pagina di facebook, trasformando emozioni in parole senza pensarci troppo su.
Ed ecco il risultato:
* Oggi sono un agglomerato di automatismi.
Cammino, mi guardo in giro, chiacchiero, sorrido e mangio. Ma è come se non facessi nessuna di queste cose, perchè di nessuna di queste ho voglia. Vorrei solamente fermarmi, bloccare tutto e...spegnermi. Così, solo per un pò.
* Ci sono dei giorni in cui non capisco nemmeno come mi sento, quasi fossi apatica, a prescindere da come sia andata la giornata.
"Capitano -direte voi - certe giornate strane, ma poi passano". E' qui il problema: quei giorni per me sembrano non passare più, infiniti momenti di nulla.
Poi ho provato a capirmi, a spiegarmi cos'avevo, con scarsi risultati. Mi sentivo vuota, o meglio svuotata, nonostante avessi lo stomaco stracolmo.
Stomaco pieno e testa vuota.
Forse era meglio così, perchè se fossi riuscita a trovare la forza per pensare, mi sarei resa conto di quanto faccio schifo. Una grassa apatica non piace a nessuno, proprio a nessuno.
Non so cos'ho...mi abbatte proprio questa cosa, sapessi cos'ho saprei come reagire. Invece cosi sono bloccata.
Il peso scende piaaano piaaano e poco in modo snervante, ma meglio che niente. Niente di particolarmente grave tipo abbuffata o cose così, anzi riesco a seguire abbastanza bene la dieta. Mi impegno nello studio. Con il mio ragazzo va tutto bene come al solito, amicizie anche, in casa pure. Allora che mi prende?!
Stamattina mi sentivo meglio, ieri mi ero addormentata con un tremendo mal di testa, quindi avevo dormito di sasso e mi sentivo riposata. Ho cercato di far andare la giornata come meglio potevo: ho ridotto la colazione a due fette di pane anzichè tre, mi sono messa a studiare di buona lena (sono angosciatissima per il prossimo esame, mi sembra di non sapere nulla, e quel che invece dovrei sapere mi sembra infinito!) e a pranzo sono andata al Burger King con il mio amore prendendo solo insalata con pollo alla griglia e una coca light gigante. Poi di nuovo studiostudiostudio, 1 pera e due gallette di mais. Ma mio fratello è riuscito a rovinare tutti i miei sforzi con la sua sola presenza irritante, rendendomi da un momento all'altro irascibile e musona. A cena mi sono chiusa a riccio mandando giù solo un passato di verdure che altrimenti sarebbe stato buttato, e poco più. Quello stupido passato mi è pure tornato su fino in bocca e mia madre mò vorrebbe portarmi da un gastroenterologo del cavolo, non s'è mai interessata e ora se ne viene fuori con 'sti discorsi. Uff!
Mi sono ritrovata a pensare che a volte vorrei, vorrei davvero vomitare sangue o avere dei bei segni sulla mano, anzichè le lievi cicatrici che ho...non so come mai, ma non è la prima volta che mi capita di pensarci. Forse perchè in fondo vorrei che qualcuno si accorgesse di come sto realmente, o magari perchè dopotutto mi piace pensare di essere davvero malata e quelli sarebbero i segni tangibili del mio problema... anche se non ho mai voluto ammettere di essere sul serio "malata" e se ci penso razionalmente rifiuto l'idea di esserlo. Continuo insistentemente a volermi convincere di avere ancora tutto sotto controllo (che in realtà fa parte del mio essere davvero malata, credo).
Cazzo, ma che discorsi sto facendo?!
Mi ritrovo qui a cercare informazioni sul disturbo borderline, scoprendo con piacevole (!!) sorpresa di avere in comune almeno la metà dei sintomi...Santo cielo, ma che cosa mi sta succedendo? Spero sia solo una cazzo di stupidissima crisi pre-esame ma Dio mio non credo sia possibile ridursi cosi solo per un mese di studio intenso! Non mi capisco più...e mi sopporto ancora meno del solito.
Come sempre mi tengo tutto dentro, non lascio trapelare nulla e nessuno si accorge della turbolenza che mi sta scuotendo come una bambola di pezza in una bufera.
Accumulo, accumulo, accumulo...e poi? Non scoppio. Oh no, sarebbe troppo rumoroso. Mi metto in un angolino, cercando di non creare ulteriori problemi, e in silenzio mi svuoto.
- Post Scriptum -
Sintomi del Disturbo Borderline:
1. Frequenti ed immotivate oscillazioni dell'umore
2. Persistente instabilità nell'immagine di sé
3. Frequenti ideazioni suicide e/o comportamenti autolesivi
4. Senso cronico di vuoto e inutilità
5. Paura ingiustificata dell'abbandono
6. Comportamenti impulsivi in almeno due aree a rischio, quali ad esempio: gioco d'azzardo, guida spericolata, abuso di sostanze, disturbi dell'alimentazione, sessualità promiscua o sregolata
7. Sintomi dissociativi infrequenti e, comunque, circoscritti a periodi di particolare stress (para-allucinazioni)
8. Marcata disforia e reattività emotiva, incapacità di controllare la rabbia e/o comportamenti eterolesivi
9. Oscillazione fra estremi di idealizzazione e svalutazione all'interno delle relazioni interpersonali