Domenica 01 novembre:ho passato la giornata in uno stato di
semi-incoscienza, come quando ti svegli e ti alzi dal letto ma non sei completamente lucida,
come uno zombie.
Dopo la
discussione col mio ragazzo mi è crollato tutto addosso, tutto quello che di negativo mi stava succedendo e che ancora riuscivo a sopportare...infatti ecco il motivo dei due post precedenti...
Nel pomeriggio una mia
amica mi ha convinta che forse era il caso di smuovermi un pò, ed è venuta da me per poi propormi un
aperitivo.
Alla fine siamo riuscite ad organizzarlo con anche il mio more e i suoi compagni di squadra e finalmente mi era
tornato il sorriso. Però poi anzichè l'aperitivo abbiamo optato x andare a mangiarci una
pizza (ero cosi contenta che mi rifiutavo di pensare alle conseguenze caloriche della cena) ma presa dall'
euforia mi sono scordata di avvisare i miei e...ho finito per
litigare furiosamente con loro, e la cosa è degenerata parecchio senza in realtà che fosse successo nulla di che. In conclusione mi si è
rovinato per l'ennesima volta l'umore, e anche se poi ho cercato di
non pensarci e divertirmi, tornata a casa nessuno mi ha rivolto la parola e sono filata a letto senza aprir bocca.
Lunedi 02 novembre:Mi sono
svegliata stranamente presto e appena la mia testa ha fatto
mente locale sul giorno precedente ho pensato che non fosse poi una cattiva idea
passare la giornata a letto senza rivolgere la parola a nessuno. In realtà poi mi sono alzata, ho preparato la colazione per tutti e mi sono messa a studiare.
Mio padre era già a lavoro e
mia madre una volta sveglia non mi ha degnata nemmeno...mi sono subito
defilata in camera e dopo poco è comparsa sulla porta,
pronta a discutere.
Io non lo ero. Abbiamo
litigato, urlato e pianto perchè davvero
non ne potevo più...alla fine ha capito che non volevo fare nulla di male, avevo solo la testa da un'altra parte, e in fondo mi ero sempre comportata bene, e mi ero dimenticata quanto fosse importante per lei e mio padre quella serata.
Mi sono sentita una stupida, tremendamente in colpa. Me lo sarei dovuta ricordare.
Alla fine ci siamo chiarite,
mi ha consolata e nel pomeriggio mi ha portata per negozi; tornata a casa ho preparato dei
biscotti di pastafrolla per lei e papà e quando è arrivato a casa l'ho
abbracciato forte forte in
un "mi dispiace" silenzioso...e si è sistemato tutto.
Cosi presa da queste cose e cosi
tremendamente triste non sono riuscita a concentrarmi su
Ana, non avevo nemmeno le forze di rifiutare quello che mi si preparava da
mangiare, nè di mentire sul fatto che non avessi
fame...e
ho mangiato. Tanto. Troppo.Spero che Ana torni presto con me, e che mi ridia forza. Almeno vedere il peso che scende mi rende tutto più sopportabile...anche se ora ho il terrore di
pesarmi! Non vedo l'ora di tornare a
perdere peso, ad essere determinata verso
il mio obiettivo. Per essere almeno un pò
più felice di cosi.